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ASPARAGO BIANCO E VERDE ..... e VIOLA

 

Fu coltivato e utilizzato nel Mediterraneo dagli Egizi e in Asia Minore 2000 anni fa. Mentre non sembra che gli antichi Greci coltivassero gli asparagi, i Romani invece già dal 200 a.C. avevano dei manuali in cui minuziosamente se ne espone la coltivazione.

L'asparago fu appunto citato da Teofrasto, Catone, Plinio e Apicio; in particolare questi ultimi due ne descrissero accuratamente non solo il metodo di coltivazione, ma anche quello di preparazione.

Agli imperatori romani gli asparagi piacevano così tanto, che, ad esempio, sembra che abbiano fatto costruire delle navi apposite per andarli a raccogliere, navi che avevano come denominazione proprio quella dell'asparago ("asparagus").

Dal XV secolo è iniziata la coltivazione in Francia, per poi, nel XVI secolo, giungere all'apice della popolarità anche in Inghilterra; solo successivamente fu introdotto in Nord America. I nativi americani essiccavano gli asparagi per successivi usi officinali.

 
 

Composizione chimica e proprietà officinali

   

Della stessa famiglia dell'aglio e della cipolla, l'asparago condivide con essi anche alcune proprietà positive (grazie all'effetto diuretico è un coadiuvante contro gotta, calcolosi renale, reumatismi ed edemi). In particolare esso ha un ruolo attivo nella diminuzione di casi di eczema.

La composizione chimica dell'asparago è la seguente:

Asparagina, uno degli amminoacidi presente in abbondanza, che serve alla sintesi proteica

Ricco di rutina che serve a rinforzare le pareti dei capillari

Acido folico, presente in abbondanza

Manganese e vitamina A che hanno un effetto benefico sui legamenti, sui reni e la pelle.

Fosforo e vitamina B che permettono di contrastare l'astenia

Calcio

Magnesio

Potassio

Sodio in minima quantità

Carboidrati: 3,2

Proteine: 3,5

Grassi: 0,2 (non contiene colesterolo)

Acqua: 90%

Parte edibile: 52%

Calorie: 25 kcal/100 g

 
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